Il voto che do al libro è 5, perché è poco realistico ed è molto confuso.
Il signor e la signora Sporcelli si fanno degli scherzi a vicenda anche piuttosto brutti. Poi cominciano a parlare della casa e del giardino e dicono che il mercoledì a cena mangiano il pasticcio d’uccelli. Il signor Sporcelli, perciò, di martedì spalma sul vecchio albero morto del suo giardino la speciale colla nontimolla e il mercoledì mattina sale sull’albero e toglie gli uccelli rimasti incollati.
Un martedì, mentre il signor Sporcelli stava spalmando l’albero, un uccello africano, che si chiamava Rococò, si era appollaiato sulla gabbia delle scimmie, che erano anche loro africane e che erano in quattro: il papà, che si chiamava Capopò, sua moglie e i loro due scimmiotti. Loro avevano detto all’uccello di volare intorno all’albero e di fare appollaiare gli altri uccelli sulla loro gabbia.
Così il giorno seguente il signor Sporcelli era rimasto senza uccelli. Allora incollò anche la gabbia delle scimmie e allora Rococò girò intorno alla gabbia e all’albero dicendo di non appollaiarsi né sull’albero né sulla gabbia. Così il signor Sporcelli rimase un’alta volta a bocca asciutta, perché gli uccelli si erano appollaiati sul tetto.
La signora Sporcelli disse al marito di andare ha prendere un fucile per uno. Intanto che i signori Sporcelli erano via, le scimmie si liberarono e insieme agli uccelli attaccarono tutti i mobili, il tappeto, il divano al soffitto, tutti proprio al loro posto. Quando i signori Sporcelli tornarono, due uccelli gli misero della colla nontimolla sulla testa. Quando entrarono in casa, credettero di camminare sul soffitto e quindi si misero a testa in giù e così presero la ristringite: la testa entrò nel corpo e il corpo entrò nelle gambe e le gambe entrarono nei piedi.
E così tutti fecero festa.
La cosa che mi è piaciuta di più è che alla fine gli uccelli hanno potuto vendicarsi dei loro amici che erano stati mangiati dai signori Sporcelli.
Mi è piaciuto di meno che i signori Sporcelli uccidevano e mangiavano gli uccelli.
Non lo consigliere perché è un po’ infantile e non realistico.
Ramon
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